Quando esponiamo le nostre idee, per iscritto o a voce, tendiamo a voler persuadere gli altri. Chi ci ascolta deve capire il nostro punto di vista e persino accettare le nostre argomentazioni. La retorica consiste proprio in questo, indurre gli altri ad adottare il nostro punto di vista.
Nella sua Retorica, composta nel 329 a.C, Aristotele indica 3 pilastri fondamentali che devono caratterizzare la comunicazione: Il pathos, l’ethos e il logos
Ogni comunicazione efficace si realizza necessariamente attraverso 3 componenti indispensabili e nessuno di questi può mancare :
- chi parla (ETHOS)
- chi ascolta (PATHOS)
- il contenuto o l’argomento sviluppato (LOGOS)
L’ethos (ἦθος)
Ethos, significa “carattere, comportamento” e proviene dalla parola greca ἠθικός- ethikos, che significa “teoria del vivere” – MORALE e capacità di mostrare la propria personalità che si basa sulla morale e Aristotele amplia il significato sino a includere competenza e conoscenza. L’ethos è formato dalla credibilità e dalla similitudine con il pubblico.
L’oratore deve essere degno di fiducia e deve essere rispettato in quanto esperto della tematica trattata. Affinché gli argomenti siano efficaci, non basta fare un ragionamento logico. Per poter diventare credibile, il contenuto deve essere anch’esso presentato in modo da trasmettere fiducia.
L’ethos è particolarmente importante per stimolare l’interesse di chi ascolta (o di chi legge). Il tono e lo stile del messaggio diventano la chiave dell’interesse.
Ad esempio, parlare al pubblico come un pari, invece di trattarlo come personaggio passivo, incrementa le probabilità che le persone si sentano parte attiva degli argomenti trattati.
Pathos πάθος,
Pathos, dal greco πάσχειν “paschein“, significa “soffrire o emozionarsi”.
Questo concetto si traduce nell’abilità del comunicatore di evocare emozioni e sentimenti nell’interlocutore. Il pathos è il lato EMPATICO di ogni persona e rappresenta tutto ciò cha fa emozionare. Quando si fa leva sul pathos, i valori, le credenze e la comprensione dell’oratore si mescolano e vengono comunicati ai destinatari per mezzo di una storia.
E preferibile utilizzare Il pathos durante situazioni di controversie e di conflitto, visto che gli argomenti sono solitamente privi di logica. Il successo comunicativo risiede nella capacità del oratore/comunicatore è riuscire a entrare in empatia con l’interlocutore attraverso le emozioni.
Il logos λόγος
Logos significa parola, DISCORSO o ragione.
Il logos è il ragionamento logico che si cela dietro le argomentazioni dell’oratore. Il discorso “deve dimostrare o sembrare dimostrare qualcosa”
In questo senso, il ragionamento logico è di due tipi: deduttivo e induttivo.
- l procedimento deduttivo conduce dal generale al particolare ed è basato sul ragionamento e sulla logica. Il ragionamento deduttivo è “Se A è il vero e B è il vero, l’intersezione tra A e B deve anch’essa essere vera”.
Ad esempio:
- Tutti gli uomini sono animali
- Tutti gli animali sono mortali
- (allora) Tutti gli uomini sono mortali
- Nel metodo induttivo dall’osservazione di alcuni particolari della realtà si cerca di giungere ad un’affermazione generale. Il ragionamento induttivo si serve anch’esso di premesse, ma la conclusione è un’aspettativa e non necessariamente sarà vera a causa della sua natura soggettiva
- ho visto un corvo nero
- ho visto un secondo corvo nero
- (allora) probabilmente tutti i corvi sono neri
La retorica di Aristotele oggi?
Se pensiamo alla vita quotidiana attuale, le argomentazioni di tutti i giorni dipendono perlopiù da pathos ed ethos, mentre il logos era la tecnica oratoria preferita dalla filosofia Greca.
Probabilmente, oggigiorno il pathos sembra avere la meglio. I discorsi populisti, che puntano a emozionare il pubblico più che a farlo ragionare secondo la logica, sembrano essere quelli più apprezzati. Accade lo stesso con le notizie false o fake news . Alcune mancano del tutto di logica, ma il pubblico le accetta per il loro potere emozionale.
Per me la caratteristica fondamentale del comunicatore è la sua imparzialità… e essere consapevoli di queste tre strategie della retorica aristotelica può esserci utile per comunicare in maniera efficace da un alato e per individuare meglio i messaggi che mirano alla persuasione mediante l’inganno …
La persuasione veniva definita dal grande filosofo Aristotele come l’arte di indurre le persone a compiere azioni che normalmente non compierebbero se non lo chiedessimo loro.
La comunicazione persuasiva è il principale ingrediente del successo personale e professionale, una modalità espressiva che fonde insieme Assertività ed Empatia.
Saper comunicare in modo persuasivo significa conquistare l’attenzione, l’interesse e la fiducia delle persone che abbiamo davanti a noi.